Uomini Persi

Claudio Baglioni

Anche chi dorme in un angolo pulcioso


coperto dai giornali le mani a cuscino


ha avuto un letto bianco da scalare e un filo


di luce accesa dalla stanza accanto


due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare


nell'ultima estate da bambino


piccole giostre con tanta luce e poca gente


e un giro soltanto...





Anche questi altri strangolati da cravatte


che dentro la ventiquattrore portano la guerra


sono tornati con la cartella in braccio al vento


che spazza via le foglie del primo giorno di scuola


raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi


tra i montarozzi di terra


e al davanzale di una casa senza balconi


due dita a pistola...





Anche quei pazzi che hanno sparato alle persone


bucandole come biglietti da annullare


hanno pensato che i morti li coprissero


perché non prendessero freddo e il sonno fosse lieve


hanno guardato l'areoplano e poi l'imboccano


e son rimasti così senza inghiottire né sputare


su una stradina e quattro case in una palla di vetro


che a girarla viene giù la neve...





Anche questi cristi


caduti giù senza nome e senza croci


son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi


sulle barchette coi gusci delle noci


e dove sono i giorni di domani


le caramelle ciucciate nelle mani


di tutti gli uomini persi dal mondo...


di tutti i cuori dispersi nel mondo...





Quelli che comprano la vita degli altri


vendendogli bustine e la peggiore delle vite


hanno scambiato figurine e segreti


con uno più grande ma prima doveva giurare


teste crollate nel sedile di dietro


sulle vie lunghe e clacksonanti del ritorno dalle gite


un po' di febbre nei capelli ed una maglia


che non vuole passare...





E i disperati che seminano bombe tra poveri corpi


come fossero vuoti a perdere come se fossero pupazzi


seduti sui calcagni han rovesciato sassi


e un mondo di formiche che scappava


le voci aspre delle madri che li chiamavano


sotto un quadrato di stelle de