Fotografie

Claudio Baglioni

Un azzurro scalzo in cielo


il cielo matto di marzo e di quel nostro incontro


al centro tu poggiata sui ginocchi


e il vento ed i capelli sui tuoi occhi...





Qui l'ombra cade giù dalla tua mano


un orizzonte di cani abbaia da lontano


tu aggrappata alla ringhiera


di una tenera e distratta primavera...





Pomeriggio lento e un po' svogliato


maggio è andato via... un dito sotto il mento


e gli uccelli fuggono infilando il verde


dove la città si perde...





Sopra un foglio di carta vetrata


luglio e tu sdraiata


tu sporca di baci e sabbia


a cercar le labbra smisurate dell'estate sulle mie...





In quest'altra stiamo insieme


e come ridi di gusto e fino a soffocarti


io stringevo agosto e te


bevendoti con gli occhi miei per non scordarti...





E ancora tu tra file di alberi


che cuciono colline di uva bianca


tu sei stata un giorno intero a bere vino


e un contadino col bicchiere in mano lì vicino...





Foglie arrugginite in fondo al viale


e nuove voglie e tu qui sei venuta male


la tua faccia un po' tirata


e una risata senza più allegria e incoscienza...





L'aria acerba della domenica mattina


sopra l'erba tu e lacrime di brina


guance colorate mentre sbucci


arance e stupide bugie...





Resta lì


non muoverti


sorridi un po'


adesso voltati...


Fai così


appoggiati


non dire no


amore guarda qui...





Gennaio e il fiato grosso scalda le parole


il sole andava giù cielo di marmo rosso


tu un po' nera contro quella sera


che scavava il nostro addio e scappava...





La pioggia fina salta sopra i marciapiedi


noia meschina e tu tu guardi ma non vedi


che è finita e tra le dita


non ci sono che fotografie...





Un azzurro scalzo in cielo


il cielo matto di marzo e di quel nostro incontro


al centro tu poggiata sui ginocchi


e gli occhi tuoi per sempre nei miei occhi...