pompon di pompompere... cancan di cangaceire...)
Io ne ho avuta
una ch'era un guaio più delle cambiali (Brasil... la la la...)
e piangeva alle feste e rideva ai funerali (fusil...)
marinai (maliarde son...)
questi uomini (le gattoparde...)
e le femmine sono lontani (occhi di spia...)
oceani... (negri e zumbon nella malia della passion...)
Io con una
mi ricordo il primo bacio che le detti (miomao...)
attento a dove il naso va
e lei rimase tutto il tempo a denti stretti (cacao...)
i cow boys
che sparano (là nell'alcova...)
tappi e stesse cazzate e all'occhiello (quanti languor...)
un sedano... (su quel visin finto candor di porcellin...)
Le donne sono qualche cosa
di allegro e 1930
voci a colori pelle di mimosa
ombrosità di ascelle
cuori nella tormenta...
le donne sgambano odorose
ed hanno sogni dentro un frullatore
insolite insolute insalate capricciose
si tolgono i peccati con lo smacchiatore...
Io di un'altra
che fu al buio gridolini e friggi friggi (che pall...)
quando accesi l'abat-jour
le scoprii l'orsetto con i baffi grigi (oval...)
naufraghi (e cellophan...)
su un tavolo (lucido e teso...)
che galleggia nel vino uomo in mare (stringono al sen...)
salvatelo... (quel fior del mal il cui velen ci fu fatal...)
Le donne sono streghe e fate
silenzio di occhi vento di ginestra
tutte le stesse gambe accavallate
bambine di cortile
direttrici d'orchestra...
le donne fanno l'improvviso
e uomo tu non potrai mai sapermi
e sono Eve e uve e male e mele in Paradiso
e noi chi siamo noi
i serpenti o i vermi... (i vermi...)
Le pattinatrici girano nella TV
tagliando un'aria di ghiaccio
saltano su appese a un braccio
e piccoli studiati gesti
e piroette nei costumi celesti
e le melette nelle guance
prendono fiato
e prenderanno un dì marito
e con la stessa grazia
ripiegheranno le ali giù...