Un Treno Per Dove

Claudio Baglioni

Vorrei un biglietto per un posto


dove non ci sono i cani


poveri granelli di pepe


abbandonati in mezzo ad un'estate...


un posto dove non ci sono vecchi soli


che amavano molto la moglie


e tengono i nipoti in un portafoglio


di foto ciancicate...





Dove gli uccelli tagliano l'autunno


e l'aria non si rompe in uno sparo...


dove nessuno è un'isola


e l'anima non s'incarta nel denaro...





Dove la paura non passa più


nei nostri occhi di conigli


e non c'è più da scavalcare nessun muro...


dove i soldati tornano alle case


e si accovacciano coi figli


a colorare un cielo un po' più largo di futuro...





Un treno per dove


il giorno non finisce


e il sole è un grido in mezzo al viso


nel mattino di un sorriso...


Un treno per dove


non arrivi il vento di follia


che gela il cuore


e che ci trascina via...





Un posto senza le borgate


calce e polverone


bucate da mille finestre uguali


che si mangiano la campagna...





Dove non c'è più attesa


ma un lavoro da sputare nelle mani...


dove il tempo inganna gli orologi


e questa corsa assurda per domani...





Dove le ombre corte dei bambini


non si fermano in un pianto


lasciate indietro dalla fretta degli adulti...


dove tutti sono persone


e ognuno ha un sogno ed un pensiero suo soltanto


e un uomo non si piega con le botte e con gli insulti...





Un treno per dove


il mare è grano azzurro


è un saluto di gabbiani


sulle barche e tra le mani...


Un treno per dove


accenderai la luce


e sarai un bicchiere d'acqua


nelle notti dei miei guai...





Un treno per dove


libero e ribelle


correrò come un cavallo


sotto grappoli di stelle...


Un treno per dove


non ci sia lo spazio


per perderti di più


un treno per dove esisti tu...