La Piana Dei Cavalli Bradi

Claudio Baglioni

Nervi lisci di cavalli


a sfaticare sere


a calmarci di sudore


in fiaccole di gelo


inutilità di foglie


stupide e leggere


nubi di bucato


sugli stenditoi del cielo...





Come è duro essere nuovi


avere un'altra storia


io ti amai con noncuranza


senza mai uno scopo


i ricordi sono acqua


e l'acqua è memoria


il dolore è sforzo e vino


uccide il giorno dopo...





Vento di girandole


in mezzo alle immondizie


mi fa freddo così tanto


da cercarti adesso


e ad un certo punto andare


e non dar più notizie


solo in compagnia di sé


e chiedere permesso


per essere te stesso...





Mai


non odiarmi mai


se mi allontanai


perché potessi appartenerti...


Mai


non ti ho vissuto mai


e ti rinunciai


già rassegnato a non saperti...





Quanti addii che immaginai


facchini e treni


a sbuffare intorno


e tavoli di avanzi


in un viavai di camerieri


un fiammingo sole


sta per inchiodare il giorno


rondini croci d'autunno


infilano pensieri...





Guizzi in occhi di cavalli


laghi nero fondo


anime di ombre


nell'attesa delle stalle


è un'immensa sala


in cui aspettiamo questo mondo


il futuro è qui davanti


o già dietro le spalle...





Chiuderò la porta


a far star bene la tua assenza


ci sarà fedele sempre


il cane del rimorso


i cavalli origliano


quest'aria di impazienza


a metà della speranza


io cambiai percorso


e poi non ho più corso...





Mai


non odiarmi mai


io mi allontanai


perché potessi raccontarti...


Mai


non ti ho vissuto mai


e ti rinunciai già rassegnato a ripensarti...





Sudai di sud


di vento diventai...





E andai


con la voce andai


coi capelli andai


lungo sentieri di tornadi...


E andai


con il cuore andai


fino a che trovai


la piana dei cavalli bradi...