E' sera, un altro giorno é andato, passato inosservato, forse spogliato, e
sotto i miei piedi questo asfalto bagnato che emana questo odore che tutto il
giorno ho respirato, si, davanti al bar un po' di gente, facce vuote da idiota
che non si chiedono mai niente, ormai convinti che la vita sia aspettare la
domenica perché c'é la partita, al mio passo attiro il loro sguardo sui miei
occhi che arrivano dal basso, un tossico mi chiede qualche soldo per
mangiare, ...mmm, o per finirsi d'ammazzare. Strada di città, cemento
vivente, frenetica, famelica, intelligente, a volte burla, a volte muta, odia chi
l'ha vissuta e poi l'ha venduta, e ci cammino con orgoglio perché sento
qualcosa di vivo dentro quel cemento, su questo asfalto piegato dalle
macchine ho visto tanto sangue e troppe lacrime sporcate, dalla gente
calpestate, ma che la strada le ha viste e non le ha dimenticate ogni cosa
già successa, ogni cosa che avverrà é scritta come un libro in questa strada
di città. Strada di città... .... ... vai chief!!!
Da una strada di questa città si affianca la voce di Ax, quella lì giusta della
Milano mama Passi con effetto racconta i retroscena nella squallida
vicenda, avvolte in una nebbia artificiale nuova, e l'arte dell'ara si scompare
sotto una grigia gelida cortina dalla quale, tra spari di armi e sofferenza
generale, la violenta voglia di esplodere, spaziare, con colore conquistare un
mondo ora fa lo spazio il sogno da realizzare ancora é incredibile da dire il
disprezzo di qualcuno che fa finta di non capire, ottuso, rinchiuso in uno
spazio, in un perfetto stato logico, da noi considerato come simbolo di
libertà, ditemi, ditemi quale? MC Chief ribatte contro qualcosa di poco reale,
fatale meccanismo letale, votato all'autodistruzione e l'emme ritorna in
azione, con stretto in pugno i sogni di questa mia generazione dal fondo
della strada bagliori di una deflagrazione nella notte, il nome di ciascuno
appare ovunque, rumore di catene rotte dalla rabbia 31 ed em en'passi