Quasi senza accorgersi
Che vive in cattività continua quasi senza accorgersi
Che vive in cattività ogni giorno senza accorgersi
Senza sporgesi troppo, senza dare nell′occhio
Senza mai togliersi quelle catene di dosso
Quasi a dire non posso
Sempre al suo posto
Ubbidiente e composto mentre cova il suo mostro
Lo tiene nascosto
Lo ciba col vuoto, lo cresce, ogni giorno è più grosso
Ma è privo di idee, è privo di forma a seconda chi c'è
È privo di slancio, pensieri più grandi e stima di sè
Ma poi stima di che?
Se non è in grado di essere niente
Aspetta paziente un posto vacante sul carro vincente
Quasi senza accorgersi
Che vive in cattività continua quasi senza accorgersi
Che vive in cattività ogni giorno senza accorgersi
Che vive in cattività continua quasi senza accorgersi
Che vive in cattività
La paura che cresce alle volte può uccidere
(Paura del diverso, paura del possibile)
Fa paura decidere, usicre, sorridere, vivere
Sei programmato a reprimere
La paura che diventa odio e poi
L′odio che c'hai è tutto ciò che rimane
Ma anche quest'odio l′ha un po′ preso
In prestito e neanche ad odiare sei originale
È già pronto e servito, monoporzione
Un jingle riuscito che sta in rotazione
E senza sapere nè quando nè come
Ripete a memoria un copione
Come un infermiere in oncologia
Come la droga o la pornografia
Alla fine si abitua e la soglia si alza
E non fa più effetto, non è mai abbastanza
Quasi senza accorgersi
(Ti senti padrone e invece sei schiavo)
(In balia del tuo peggio che sfugge di mano)
(Ti senti padrone e invece sei schiavo)
Quasi senza accorgersi
Che vive in cattività continua quasi senza accorgersi
Che vive in cattività ogni giorno senza accorgersi
Che vive in cattività continua quasi senza accorgersi
Che vive in cattività ogni giorno senza accorgersi