Bianchi E Neri

Nomadi

Erano giorni terribili, la guerra divampava

un mostro spaventoso, la gente divorava

fratello contro fratello, odio contro amore

uomini venivano uccisi solo per un colore.

Ma un uomo nel suo giardino

la speranza coltivava

tutti i suoi fratelli con amore aiutava

anche lui aveva un'idea: con coraggio la portava

ma su tutto amava la vita

contro tutti lottava.

Così un giorno vide un nero moribondo

fece proprio di tutto per riportarlo al mondo

per questo i bianchi pensarono

che fosse un collaborazionista

il suo nome scrissero sopra una lunga lista.

Un giorno un bianco fuggiasco

alla sua porta andò a bussare

per cercare scampo alla morte

da lui si fece salvare,

così anche i neri lo odiarono,

giurarono vendetta

perché chi non era con loro

doveva morire in fretta.

In una notte di luna

l'uomo buono camminava

sopra il crinale di un monte,

che due valli divideva,

da una parte i bianchi lo spiavano,

pronti a colpirlo al cuore

dall'altra i neri stavano

per placare il loro furore.

Partirono due colpi assieme

cadde con gli occhi al cielo

sul suo sguardo stupito

si stese un lieve velo.

I neri felici esultarono

come i bianchi a loro volta,

ma essi non sapevano

che la pietà era morta.